Lo spreco alimentare e la perdita economica lungo la supply-chain del settore agro-alimentare non sono solo conseguenza delle cattive abitudini dei consumatori o delle esigenze estetiche richieste dal mercato della grande distribuzione (per cui il 15-20% del raccolto viene gettato a causa di imperfezioni). In Europa si sprecano 88 milioni di tonnellate di vegetali tra frutta e ortaggi, per un costo complessivo di 143 miliardi di euro; gli italiani si assestano su uno spreco settimanale medio pro-capite di 32,4 grammi per la frutta e 22,8 grammi per la verdura. Sommando le quantità per tutte le categorie alimentari, gli italiani gettano in media 370 gr. /settimana per famiglia*. Esiste anche un problema economico legato ai processi di conservazione e maturazione per le aziende che si occupano di produzione, trasformazione e distribuzione di frutta e ortaggi; in particolare per le imprese che utilizzano tecniche di coltivazione naturale, per quegli ambienti dove non è possibile installare camere asettiche oppure dotarsi di costose ed ingombranti attrezzature per la generazione indotta di etilene. Un classico esempio è il trasporto di frutta tropicale, le cui tempistiche richiedono la raccolta di un prodotto ancora acerbo e un processo di maturazione forzato, durante il quale le esigenze estetiche non coincidono con la sovra-maturazione del prodotto e una durata di conservazione di pochissimi giorni sulle nostre tavole. Distinguendo tra i diversi tipi di ortaggi e frutta e stilando una poco lusinghiera classifica dello spreco, a primeggiare tra i prodotti gettati nei rifiuti sono le banane (con il 29%), seguite dalle mele (26%) e dalle arance (14%), mentre per le verdure, le patate rappresentano il 36% del totale degli scarti, seguite da piselli, cavoli, carote cetrioli e altri ortaggi, attorno al 10%. Il principale indicatore dei processi di ossidazione durante le operazioni di stoccaggio e conservazione di ortaggi e prodotti freschi, lo si ritrova nella presenza di composti organici volatili (VOC); tra queste sostanze è molto diffuso l’etilene, un gas, senza colore e inodore che viene rilevato nello stoccaggio di frutta e verdura. Il processo di maturazione viene facilitato da questo gas grazie alle sue caratteristiche di ormone vegetale; alte concentrazioni provocano l’invecchiamento prematuro della frutta, perdita di qualità, vulnerabilità alle malattie, così come altre reazioni fisiologiche del processo di maturazione dei prodotti vegetali. Conoscere la concentrazione di etilene nelle aree di stoccaggio e la presenza di elementi nocivi per i prodotti conservati nelle celle frigorifere è quindi una necessità per le aziende di produzione e di consumo.li. Eurotecno è in grado di contribuire alla risoluzione di questi processi, offrendo soluzioni pratiche, agili e al tempo stesso sicure per la salute umana; i purificatori d’aria e superfici Wellisair, così come il box (da incasso e in sospensione) K7, distribuiti da Eurotecno, sono in grado di aumentare la shelf-life del prodotto nella conservazione e la vendita al pubblico. Il Centro di Ricerca in Sicurezza e controllo alimentare del Politecnico di Barcellona (UPC) ha realizzato un’analisi sui processi di ossidazione avanzata di frutta e verdura attraverso un sistema di fotocatalisi con biossido di titanio (TiO2) e conseguente generazione di radicali idrossilici OH·. È stata valutata la capacità antiossidante su 25 prodotti tra i quali: cipolle, aglio, sedano, carote, spinaci, melanzane, zucchine, peperoni, mais, carciofi, asparagi, porri, fagioli, piselli e fagiolini, cetrioli, cavolfiori e broccoli, barbabietole, ravanelli, cicoria, lattuga, radicchio, scarola e cardi. L’esposizione di un organismo a uno stress ossidativo sbilanciato ha molte implicazioni biologiche. Il processo ossidativo mediato invece dai radicali finisce per essere benefico per la pianta. L’eliminazione dei VOC (incluso l’etilene) può essere usata come indicatore dei processi ossidanti come scrubber ambientali delle camere di stoccaggio e conservazione. I risultati della ricerca dimostrano come il dispositivo Wellisair, brevettato per la sua capacità di generare radicali idrossilici OH· tramite soluzioni di perossido di idrogeno, in grado di eliminare drasticamente composti organici volatili VOC** (formaldeide, ammoniaca, toluene, etc.) rappresentano una soluzione per influenzare i livelli di etilene e il controllo microbiologico di frutta e verdura, ai fini di una corretta conservazione e immagazzinamento delle stesse. Ideale per ampi magazzini di stoccaggio e soluzioni architettoniche permanenti, il diffusore da incasso e da soffitti K7 utilizza invece una doppia tecnologia, combinando la generazione attiva di radicali idrossilici OH e la fotocatalisi; il K7 è infatti costituito da un generatore attivo di radicali idrossilici e da un ventilatore fotocatalitico dotato di azione disinfettante con tecnologia Kleenfan, composto da una girante trattata con biossido di titanio (TiO2), che purifica l’aria al passaggio. Con l’impiego di unico dispositivo K7, è possibile coprire un’area di circa 1000 m3 open space. Oltre al contributo prezioso nei processi di maturazione di frutta e ortaggi, Wellisair e K7 garantiscono elevati standard di igiene e protezione per la salute umana, ragione che ha motivato grandi catene di distribuzione come Condis e Mercadona (l’equivalente dei nostri Esselunga, Auchan, Coop, etc.) a dotarsi di questi dispositivi a tutela dei clienti e del personale di lavoro. Infine, come Eurotecno, vantiamo una grande esperienza lungo l’intera filiera dei settori Agro-alimentare, Zootenica, Food & Beverage, fornendo soluzioni progettuali per tutte quelle problematiche collegate alla protezione degli ambienti di lavoro e dei varchi di ingresso, riducendo drasticamente la presenza di elementi contaminanti e dannosi sia per la salute umana, sia per il buon successo economico del business. * Fonti: Waste Watcher, International Observatory on Food & Sustainability / studio ISPRA pubblicato su Waste management dal Direttorato delle risorse sostenibili della Commissione europea. **I VOC sono per lo più idrocarburi e gas organici, nocivi per la salute e che vengono rilasciati principalmente da: combustibili, materiali di pulizia e detersivi, basi di profumi, cosmetici e lacche, fumo di sigaretta, stampanti e fotocopiatrici, solventi, vernici e colle, ma anche da fungicidi e pesticidi.Come conservare frutta e verdura più a lungo? Come prevenire la diffusione di elementi patogeni?
Ma come?